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Kniha Sudcov

Biblia - Sväté písmo

(RIV - Talianský - Riveduta)

Sdc 20, 1-48

1 Allora tutti i figliuoli d’Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la raunanza si raccolse come un sol uomo dinanzi all’Eterno, a Mitspa. 2 I capi di tutto il popolo, e tutte le tribù d’Israele si presentarono nella raunanza del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, atti a trar la spada. 3 E i figliuoli di Beniamino udirono che i figliuoli d’Israele eran saliti a Mitspa. I figliuoli d’Israele dissero: "Parlate! Com’è stato commesso questo delitto?" 4 Allora il Levita, il marito della donna ch’era stata uccisa, rispose: "Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibea si levarono contro di me e attorniarono di notte la casa dove stavo; aveano l’intenzione d’uccidermi; violentarono la mia concubina, ed ella morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci in pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d’Israele, perché costoro han commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, o figliuoli d’Israele; dite qui il vostro parere, e che consigliate di fare". 8 Tutto il popolo si levò come un sol uomo, dicendo: "Nessun di noi tornerà alla sua tenda, nessun di noi rientrerà in casa sua. 9 E ora ecco quel che faremo a Ghibea: l’assaliremo, traendo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d’Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercar dei viveri per il popolo, affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l’infamia che ha commessa in Israele". 11 Così tutti gli uomini d’Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un sol uomo. 12 E le tribù d’Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: "Che delitto è questo ch’è stato commesso fra voi? 13 Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte, e togliam via il male da Israele". Ma i figliuoli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figliuoli d’Israele. 14 E i figliuoli di Beniamino uscirono dalle loro città, e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figliuoli d’Israele. 15 Il censimento che in quel giorno si fece de’ figliuoli di Beniamino usciti dalle città, fu di ventiseimila uomini atti a trar la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che ascendevano al numero di settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c’erano settecento uomini scelti, ch’erano mancini. Tutti costoro poteano lanciare una pietra con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure il censimento degli uomini d’Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini atti a trar la spada, tutta gente di guerra. 18 E i figliuoli d’Israele si mossero, salirono a Bethel e consultarono Iddio, dicendo: "Chi di noi salirà il primo a combattere contro i figliuoli di Beniamino?" L’Eterno rispose: "Giuda salirà il primo". 19 E l’indomani mattina, i figliuoli d’Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 E gli uomini d’Israele uscirono per combattere contro Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figliuoli di Beniamino s’avanzarono da Ghibea, e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d’Israele. 22 Il popolo, gli uomini d’Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo ove s’eran disposti il primo giorno. 23 E i figliuoli d’Israele salirono e piansero davanti all’Eterno fino alla sera; e consultarono l’Eterno, dicendo: "Debbo io seguitare a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello?" L’Eterno rispose: "Salite contro di loro". 24 I figliuoli d’Israele vennero a battaglia coi figliuoli di Beniamino una seconda volta. 25 E i Beniaminiti una seconda volta usciron da Ghibea contro di loro, e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini de’ figliuoli d’Israele, tutti atti a trar la spada. 26 Allora tutti i figliuoli d’Israele e tutto il popolo salirono a Bethel, e piansero, e rimasero quivi davanti all’Eterno, e digiunarono quel dì fino alla sera, e offrirono olocausti e sacrifizi di azioni di grazie davanti all’Eterno. 27 E i figliuoli d’Israele consultarono l’Eterno l’arca del patto di Dio, in quel tempo, era quivi, 28 e Fineas, figliuolo d’Eleazar, figliuolo d’Aaronne, ne faceva allora il servizio e dissero: "Debbo io seguitare ancora a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello, o debbo cessare?" E l’Eterno rispose: "Salite, poiché domani ve li darò nelle mani". 29 E Israele pose un’imboscata tutt’intorno a Ghibea. 30 I figliuoli d’Israele salirono per la terza volta contro i figliuoli di Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 E i figliuoli di Beniamino, avendo fatto una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lungi dalla città, e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d’Israele, per le strade, delle quali una sale a Bethel, e l’altra a Ghibea per la campagna: ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figliuoli di Beniamino dissero: "Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!" Ma i figliuoli d’Israele dissero: "Fuggiamo, e attiriamoli lungi dalla città sulle strade maestre!" 33 E tutti gli uomini d’Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Thamar, e l’imboscata d’Israele si slanciò fuori dal luogo ove si trovava, da Maareh-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro, e i Beniaminiti non si avvedevano del disastro che stava per colpirli. 35 E l’Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figliuoli d’Israele uccisero quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a trar la spada. 36 I figliuoli di Beniamino videro che gl’Israeliti eran battuti. Questi, infatti, avean ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nella imboscata che avean posta presso Ghibea. 37 Quelli dell’imboscata si gettaron prontamente su Ghibea; e, avanzatisi, passarono a fil di spada l’intera città. 38 Or v’era un segnale convenuto fra gli uomini d’Israele e quelli dell’imboscata: questi dovean far salire dalla città una gran fumata. 39 Gli uomini d’Israele aveano dunque voltate le spalle nel combattimento; e que’ di Beniamino avean cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d’Israele. Essi dicevano: "Per certo, eccoli sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!" 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, que’ di Beniamino si volsero indietro, ed ecco che tutta la città saliva in fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d’Israele fecero fronte indietro, e que’ di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42 E voltaron le spalle davanti agli uomini d’Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna, e stendevano morti sul posto quelli che uscivano dalla città. 43 Circondarono i Beniaminiti, l’inseguirono, furon loro sopra dovunque si fermavano, fin dirimpetto a Ghibea dal lato del sol levante. 44 Caddero, de’ Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltaron le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; e gl’Israeliti ne mieterono per le strade cinquemila, li inseguirono da presso fino a Ghideom, e ne colpirono altri duemila. 46 Così, il numero totale de’ Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, atti a trar la spada, tutta gente di valore. 47 Seicento uomini, che avean voltato le spalle ed eran fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi. 48 Poi gl’Israeliti tornarono contro i figliuoli di Beniamino, li sconfissero mettendoli a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quel che capitava loro; e dettero alle fiamme tutte le città che trovarono.

Sdc 20, 1-48





Verš 16
Fra tutta questa gente c’erano settecento uomini scelti, ch’erano mancini. Tutti costoro poteano lanciare una pietra con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo.
Sdc 3:15 - Ma i figliuoli d’Israele gridarono all’Eterno, ed egli suscitò loro un liberatore: Ehud, figliuolo di Ghera, Beniaminita, che era mancino. I figliuoli d’Israele mandarono per mezzo di lui un regalo a Eglon, re di Moab.

Verš 47
Seicento uomini, che avean voltato le spalle ed eran fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi.
Sdc 21:13 - Tutta la raunanza invio de’ messi per parlare ai figliuoli di Beniamino che erano al masso di Rimmon e per proclamar loro la pace.

Verš 13
Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte, e togliam via il male da Israele". Ma i figliuoli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figliuoli d’Israele.
Sdc 19:22 - Mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della città, gente perversa, circondare la casa, picchiare alla porta, e dire al vecchio, padron di casa: "Mena fuori quell’uomo ch’è entrato in casa tua ché lo vogliam conoscere!"
Oz 9:9 - Essi si sono profondamente corrotti come ai giorni di Ghibea! L’Eterno si ricorderà della loro iniquità, punirà i loro peccati.
Oz 10:9 - Fin dai giorni Ghibea tu hai peccato, o Israele! Quivi essi resistettero, perché la guerra, mossa ai figliuoli d’iniquità, non li colpisse in Ghibea.

Verš 29
E Israele pose un’imboscata tutt’intorno a Ghibea.
Joz 8:4 - "Ecco, vi fermerete imboscati dietro alla città; non v’allontanate troppo dalla città, e siate tutti pronti.

Sdc 20,1 - "Zhromaždili sa ako jeden muž" (t. j. jednomyseľne), aby súdili zločin podľa práva, Nm 15,33. Porov. Joz 20,6. – "Od Dana až po Bersabu" (Dan a Bersabe, najsevernejší a najjužnejší bod Palestíny), teda celé Predjordánsko. Pridala sa aj "krajina Galaád", Zajordánsko. – Masfa (Mispa), 7 km severozápadne od Jeruzalema v území Benjamínovom.

Sdc 20,12-14 - Hoci pravými vinníkmi boli len Gabaončania, predsa volajú na zodpovednosť celý kmeň Benjamínov. Robia tak podľa vtedajšieho názoru o kolektívnej zodpovednosti. Porov. 15,3.6.

Sdc 20,22 - Miesto "vzchopilo sa" má Vg: "dôverujúc sile i počtu". – V. 23 patrí časove pred v. 22. Do Betela (asi na 4 hod. cesty od Gabay severne) išli len zástupcovia ľudu. Plakali v tom povedomí, že sami si zavinili porážku nejakým previnením.

Sdc 20,26 - "Zápalné obety" mali význam zmierny; "pokojné obety" boli zas obetami prosby – prosili o víťazstvo.

Sdc 20,31 - Izraeliti len predstierali svoj ústup, a to podľa vopred dohovoreného plánu. Utekali po cestách na sever (cesta z Gabay "do Betela") a na východ (cesta, ktorá vystupovala z jordánskej kotliny "do Gabay").

Sdc 20,35 - Gabaončanov bolo 700 a ostatných Benjamínovcov 25 000 (v. 15 n.), teda spolu: 25 700; z toho padlo 25 100 mužov. Zostalo ich po boji 600 (v. 47).

Sdc 20,36 - V. 36a pokračuje až vo v. 47. Od v. 36b až po 46 je veľká vložka, ktorá podrobnejšie popisuje vyššie spomenutú porážku Benjamínovcov.

Sdc 20,39-42 - Porov. v. 31–33. – Pomocou zálohy, ktorá bola podpálila mesto, zovreli Izraeliti Benjamínovcov z dvoch strán.

Sdc 20,43-46 - Porov. v. 35.42. – Skala "Remon", dnes Rammon, 5 km východne od Betela. – Miesto Gidom (Gideom) je neznáme.

Sdc 20,48 - Nakoniec sa obrátili Izraeliti proti ostatným Benjamínovcom, ktorí sa nezúčastnili boja. Na týchto vykonali kliatbu ("chérem") ako kedysi na kanaánskych mestách (Dt 2,34; 3,6; Joz 6,17 nn.).