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Kniha proroka Izaiáša

Biblia - Sväté písmo

(RIV - Talianský - Riveduta)

Iz 41, 1-29

1 Isole, fate silenzio dinanzi a me! Riprendano nuove forze i popoli, s’accostino, e poi parlino! Veniamo assieme in giudizio! 2 Chi ha suscitato dall’oriente colui che la giustizia chiama sui suoi passi? Egli dà in balìa di lui le nazioni, e lo fa dominare sui re; egli riduce la loro spada in polvere, e il loro arco come pula portata via dal vento. 3 Ei li insegue, e passa in trionfo per una via che i suoi piedi non hanno mai calcato. 4 Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita; io, l’Eterno, che sono il primo, e che sarò cogli ultimi sempre lo stesso. 5 Le isole lo vedono, e son prese da paura; le estremità della terra tremano. Essi s’avvicinano, arrivano! 6 S’aiutano a vicenda; ognuno dice al suo fratello: "Coraggio!" 7 Il fabbro incoraggia l’orafo; il battiloro incoraggia colui che batte l’incudine, e dice della saldatura: "E’ buona!" e fissa l’idolo con de’ chiodi, perché non si smova. 8 Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie d’Abrahamo, l’amico mio, 9 tu che ho preso dalle estremità della terra, che ho chiamato dalle parti più remote d’essa, e a cui ho detto: "Tu sei il mio servo; t’ho scelto e non t’ho reietto", 10 tu, non temere, perché io son teco; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia. 11 Ecco, tutti quelli che si sono infiammati contro di te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno. 12 Tu li cercherai, e non li troverai più quelli che contendevano teco; quelli che ti facevano guerra saranno ridotti come nulla, come cosa che più non è; 13 perché io, l’Eterno, il tuo Dio, son quegli che ti prendo per la mia man destra e ti dico: "Non temere, io t’aiuto!" 14 Non temere, o Giacobbe che sei come un verme, o residuo d’Israele! Son io che t’aiuto, dice l’Eterno; e il tuo redentore è il Santo d’Israele. 15 Ecco, io faccio di te un erpice nuovo dai denti aguzzi; tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline simili alla pula. 16 Tu li ventilerai, e il vento li porterà via, e il turbine li disperderà; ma tu giubilerai nell’Eterno, e ti glorierai nel Santo d’Israele. 17 I miseri e poveri cercano acqua, e non v’è né; la loro lingua è secca dalla sete; io, l’Eterno, li esaudirò; io l’Iddio d’Israele, non li abbandonerò. 18 Io farò scaturir de’ fiumi sulle nude alture, e delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno d’acqua, e della terra arida una terra di sorgenti; 19 pianterò nel deserto il cedro, l’acacia, il mirto, l’albero da olio; metterò ne’ luoghi sterili il cipresso, il platano ed il larice tutti assieme, 20 affinché quelli veggano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti che la mano dell’Eterno ha operato questo, e che il santo d’Israele n’è il creatore. 21 Presentate la vostra causa, dice l’Eterno, esponete le vostre ragioni, dice il Re di Giacobbe. 22 Le espongan essi, e ci dichiarino quel che dovrà avvenire. Le vostre predizioni di prima quali sono? Ditecele, perché possiam porvi mente, e riconoscerne il compimento; ovvero fateci udire le cose avvenire. 23 Annunziateci quel che succederà più tardi, e sapremo che siete degli dèi; si, fate del bene o del male onde noi lo veggiamo, e lo consideriamo assieme. 24 Ecco, voi siete niente, e l’opera vostra è da nulla: E’ un abominio lo sceglier voi! 25 Io l’ho suscitato dal settentrione, ed egli viene; dall’oriente, ed egli invoca il mio nome; egli calpesta i principi come fango, come il vasaio che calca l’argilla. 26 Chi ha annunziato questo fin dal principio perché lo sapessimo? e molto prima perché dicessimo: "E’ vero?" Nessuno l’ha annunziato, nessuno l’ha predetto, e nessuno ha udito i vostri discorsi. 27 Io pel primo ho detto a Sion: "Guardate, eccoli!" e a Gerusalemme ho inviato un messo di buone novelle. 28 E guardo… e non v’è alcuno, non v’è tra loro alcuno che sappia dare un consiglio, e che, s’io l’interrogo, possa darmi risposta. 29 Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanità; le loro opere sono nulla, e i loro idoli non sono che vento e cose da niente.

Iz 41, 1-29





Verš 4
Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita; io, l’Eterno, che sono il primo, e che sarò cogli ultimi sempre lo stesso.
Iz 43:10 - I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno, voi, e il mio servo ch’io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che son io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non v’è ne sarà alcuno.
Iz 44:6 - Così parla l’Eterno, re d’Israele e suo redentore, l’Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non v’è Dio.
Iz 48:12 - Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io son Colui che è; io sono il primo, e son pure l’ultimo.
Zjv 1:17 - E quando l’ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto; ed egli mise la sua man destra su di me, dicendo: Non temere;
Zjv 22:13 - Io son l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.

Verš 8
Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie d’Abrahamo, l’amico mio,
Dt 7:6 - Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; l’Eterno, l’Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.
Dt 10:15 - ma soltanto ne’ tuoi padri l’Eterno pose affezione, e li amò; e, dopo loro, fra tutti i popoli, scelse la loro progenie, cioè voi, come oggi si vede.
Dt 14:2 - poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, all’Iddio tuo, e l’Eterno ti ha scelto perché tu gli fossi un popolo specialmente suo, fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.
Ž 135:4 - Poiché l’Eterno ha scelto per sé Giacobbe, ha scelto Israele per suo speciale possesso.
Iz 43:1 - Ma ora così parla l’Eterno, il tuo Creatore, o Giacobbe, Colui che t’ha formato, o Israele! Non temere, perché io t’ho riscattato, t’ho chiamato per nome; tu sei mio!
Iz 44:1 - Ed ora ascolta, o Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto!
2Krn 20:7 - Non sei tu quegli, o Dio nostro, che cacciasti gli abitanti di questo paese d’innanzi al tuo popolo d’Israele, e lo desti per sempre alla progenie d’Abrahamo, il quale ti amò?
Jak 2:23 - e così fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio.

Verš 11
Ecco, tutti quelli che si sono infiammati contro di te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno.
Ex 23:22 - Ma se ubbidisci fedelmente alla sua voce e fai tutto quello che ti dirò, io sarò il nemico de’ tuoi nemici, l’avversario de’ tuoi avversari;
Iz 60:12 - Poiché la nazione e il regno che non ti serviranno, periranno: quelle nazioni saranno interamente distrutte.
Za 12:3 - E in quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti, e tutte le nazioni della terra s’aduneranno contro di lei.

Verš 15
Ecco, io faccio di te un erpice nuovo dai denti aguzzi; tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline simili alla pula.
Iz 17:13 - Che tumulto di nazioni! tumultuano come tumultuan le grandi acque. Ma Egli le minaccia, ed esse fuggon lontane, cacciate, come la pula de’ monti dal vento, come un turbine di polvere dell’uragano.
Iz 29:5 - Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta, e la folla di que’ terribili, come pula che vola; e ciò avverrà ad un tratto, in un attimo.

Verš 17
I miseri e poveri cercano acqua, e non v’è né; la loro lingua è secca dalla sete; io, l’Eterno, li esaudirò; io l’Iddio d’Israele, non li abbandonerò.
Mt 5:6 - Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati.

Verš 18
Io farò scaturir de’ fiumi sulle nude alture, e delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno d’acqua, e della terra arida una terra di sorgenti;
Iz 35:7 - il miraggio diventerà un lago, e il suolo assetato, un luogo di sorgenti d’acqua; nel ricetto che accoglieva gli sciacalli s’avrà un luogo da canne e da giunchi.
Iz 44:3 - Poiché io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi rampolli;
Ž 107:35 - Egli cambia il deserto in uno stagno, e la terra arida in fonti d’acqua.

Iz 41,1 - Boh chce dokázať, že sa stará o svoj ľud. Najpresvedčivejšie je dokazovanie súdne, preto prorok často používa obraz súdneho pokračovania. Pri takomto obraze nie je potrebné podobnosť hľadať v každej maličkosti.

Iz 41,2 - Víťaz, ktorého Boh vzbudil od východu a ktorý vyslobodil jeho národ zo zajatia, je Kýros.

Iz 41,6 - Pohania darmo hľadali pomoc proti Kýrovi u svojich modiel. Tie sú iba bezmocným dielom ľudských rúk.

Iz 41,14 - Boh volá svoj národ červíčkom, lebo ho nepriateľ tak upokoroval, že sa podobal červíčkovi v prachu.

Iz 41,17 - Pri východe z babylonského zajatia budú sa opakovať zázraky, ktoré konal Boh, keď vyviedol svoj ľud z Egypta.

Iz 41,19 - Agát nie je náš dnešný agát, ale strom, ktorý sa volal egyptský tŕň, preto má tu Vulg nepriliehavé slovo "tŕň". Myrtus je stále zelený ker, častý najmä na pobrežiach Stredozemného mora. Cyprus je druh ihličnatých stromov a tiež nikdy nestráca zeleň. Meno má od ostrova Cyprus, lebo Gréci a Rimania ho poznali odtiaľ.

Iz 41,21 - Boh volá modly k súdnemu dokazovaniu (porov. pozn. k veršu 1).

Iz 41,25 - Médoperzský kráľ Kýros prichádzal aj od východu, z Perzie, aj od severu, z Médska.

Iz 41,26n - Modly prehrali súdny spor, lebo nie ony, ale Pán predpovedal záchranu Jeruzalema a skazu Babylonu. Pozri 13,17 a 21,2.