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Žalmy

Biblia - Sväté písmo

(RIV - Talianský - Riveduta)

Ž 56, 1-13

1 Per il Capo de’ musici. Su: "Colomba de’ terebinti lontani". Inno di Davide quando i Filistei lo presero in Gat. Abbi pietà di me, o Dio, poiché gli uomini anelano a divorarmi; mi tormentano con una guerra di tutti i giorni; 2 i miei nemici anelano del continuo a divorarmi, poiché sono molti quelli che m’assalgono con superbia. 3 Nel giorno in cui temerò, io confiderò in te. 4 Coll’aiuto di Dio celebrerò la sua parola; in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale? 5 Torcon del continuo le mie parole; tutti i lor pensieri son vòlti a farmi del male. 6 Si radunano, stanno in agguato, spiano i miei passi, come gente che vuole la mia vita. 7 Rendi loro secondo la loro iniquità! O Dio, abbatti i popoli nella tua ira! 8 Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime negli otri tuoi; non sono esse nel tuo registro? 9 Nel giorno ch’io griderò, i miei nemici indietreggeranno. Questo io so: che Dio è per me. 10 Coll’aiuto di Dio celebrerò la sua parola; coll’aiuto dell’Eterno celebrerò la sua parola. 11 In Dio confido e non temerò; che mi può far l’uomo? 12 Tengo presenti i voti che t’ho fatti, o Dio; io t’offrirò sacrifizi di lode; 13 poiché tu hai riscosso l’anima mia dalla morte, hai guardato i miei piedi da caduta, ond’io cammini, al cospetto di Dio, nella luce de’ viventi.

Ž 56, 1-13





Verš 1
Per il Capo de’ musici. Su: "Colomba de’ terebinti lontani". Inno di Davide quando i Filistei lo presero in Gat. Abbi pietà di me, o Dio, poiché gli uomini anelano a divorarmi; mi tormentano con una guerra di tutti i giorni;
1Sam 21:12 - Davide si tenne in cuore queste parole, ed ebbe gran timore di Akis, re di Gath.

Verš 11
In Dio confido e non temerò; che mi può far l’uomo?
Ž 118:6 - L’Eterno è per me; io non temerò; che cosa mi può far l’uomo?

Z 56,1 - Porov. 1 Sam 21,11-16.

Z 56,9 - Možno tu vidieť narážku na Ezechiášove slzy (2 Kr 20,5; Iz 38,3-5). Každá slza spravodlivého dosiahne konečnú odplatu (Iz 25,8; Zjv 7,17).

Z 56,14 - "Svetlo žijúcich" je protikladom tmy a smútku v ríši mŕtvych (Ž 116,9; Jób 33,30).