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1. kniha kráľov

Biblia - Sväté písmo

(RIV - Talianský - Riveduta)

1Kr 8, 1-66

1 Allora Salomone radunò presso di sé a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, i principi delle famiglie de’ figliuoli d’Israele, per portar su l’arca del patto dell’Eterno, dalla città di Davide, cioè da Sion. 2 Tutti gli uomini d’Israele si radunarono presso il re Salomone nel mese di Ethanim, che è il settimo mese, durante la festa. 3 Arrivati che furono gli anziani d’Israele, i sacerdoti presero l’arca, 4 e portarono su l’arca dell’Eterno, la tenda di convegno, e tutti gli utensili sacri ch’erano nella tenda. I sacerdoti ed i Leviti eseguirono il trasporto. 5 Il re Salomone e tutta la raunanza d’Israele convocata presso di lui si raccolsero davanti all’arca, e immolarono pecore e buoi in tal quantità da non potersi contare né calcolare. 6 I sacerdoti portarono l’arca del patto dell’Eterno al luogo destinatole, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini; 7 poiché i cherubini aveano le ali spiegate sopra il sito dell’arca, e coprivano dall’alto l’arca e le sue stanghe. 8 Le stanghe aveano una tale lunghezza che le loro estremità si vedevano dal luogo santo, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse son rimaste quivi fino al dì d’oggi. 9 Nell’arca non v’era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi avea deposte sullo Horeb, quando l’Eterno fece patto coi figliuoli d’Israele dopo che questi furono usciti dal paese d’Egitto. 10 Or avvenne che, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempì la casa dell’Eterno, 11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi l’ufficio loro, a motivo della nuvola; poiché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno. 12 Allora Salomone disse: "L’Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurità! 13 Io t’ho costruito una casa per tua abitazione, un luogo ove tu dimorerai in perpetuo!" 14 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d’Israele; e tutta la raunanza d’Israele stava in piedi. 15 E disse: "Benedetto sia l’Eterno, l’Iddio d’Israele, il quale di sua propria bocca parlò a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempito quel che avea dichiarato dicendo: 16 Dal giorno che trassi il mio popolo d’Israele dall’Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d’Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; ma scelsi Davide per regnare sul mio popolo d’Israele. 17 Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele; 18 ma l’Eterno disse a Davide mio padre: Quanto all’aver tu avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene ad aver questo in cuore; 19 però, non sarai tu che edificherai la casa; ma il tuo figliuolo che uscirà dalle tue viscere, sarà quegli che costruirà la casa al mio nome. 20 E l’Eterno ha adempita la parola che avea pronunziata; ed io son sorto in luogo di Davide mio padre, e mi sono assiso sul trono d’Israele, come l’Eterno aveva annunziato, ed ho costruita la casa al nome dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele. 21 E vi ho assegnato un posto all’arca, nella quale è il patto dell’Eterno: il patto ch’egli fermò coi nostri padri, quando li trasse fuori dal paese d’Egitto". 22 Poi Salomone si pose davanti all’altare dell’Eterno, in presenza di tutta la raunanza d’Israele, stese le mani verso il cielo, 23 e disse: "O Eterno, Dio d’Israele! Non v’è Dio che sia simile a te né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuor loro. 24 Tu hai mantenuta la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre; e ciò che dichiarasti con la tua propria bocca, la tua mano oggi l’adempie. 25 Ora dunque, o Eterno, Dio d’Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: Non ti mancherà mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d’Israele, purché i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino in mia presenza, come tu hai camminato. 26 Or dunque, o Dio d’Israele, s’avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide mio padre! 27 Ma è egli proprio vero che Dio abiti sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli de’ cieli non ti posson contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita! 28 Nondimeno, o Eterno, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplicazione, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo ti rivolge quest’oggi. 29 Siano gli occhi tuoi notte e giorno aperti su questa casa, sul luogo di cui dicesti: Quivi sarà il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà rivolto a questo luogo! 30 Ascolta la supplicazione del tuo servo e del tuo popolo d’Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora nei cieli; ascolta e perdona! 31 Se uno pecca contro il suo prossimo, e si esige da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se quegli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa, 32 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l’innocente, trattandolo secondo la sua giustizia. 33 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto dal nemico per aver peccato contro di te, se torna a te, se dà gloria al tuo nome e ti rivolge preghiere e supplicazioni in questa casa, 34 tu esaudiscilo dal cielo, perdona al tuo popolo d’Israele il suo peccato, e riconducilo nel paese che desti ai suoi padri. 35 Quando il cielo sarà chiuso e non vi sarà più pioggia a motivo dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se dànno gloria al tuo nome e se si convertono dai loro peccati perché li hai afflitti, 36 tu esaudiscili dal cielo, perdona il loro peccato ai tuoi servi ed al tuo popolo d’Israele, ai quali mostrerai la buona strada per cui debbon camminare; e manda la pioggia sulla terra, che hai data come eredità al tuo popolo. 37 Quando il paese sarà invaso dalla carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone, dalle locuste o dai bruchi, quando il nemico assedierà il tuo popolo, nel suo paese, nelle sue città, quando scoppierà qualsivoglia flagello o epidemia, 38 ogni preghiera, ogni supplicazione che ti sarà rivolta da un individuo o dall’intero tuo popolo d’Israele, allorché ciascuno avrà riconosciuta la piaga del proprio cuore e stenderà le sue mani verso questa casa, 39 tu esaudiscila dal cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; agisci e rendi a ciascuno secondo le sue vie, tu, che conosci il cuore d’ognuno; poiché tu solo conosci il cuore di tutti i figliuoli degli uomini; 40 e fa’ sì ch’essi ti temano tutto il tempo che vivranno nel paese che tu desti ai padri nostri. 41 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo d’Israele, quando verrà da un paese lontano a motivo del tuo nome, 42 perché si udrà parlare del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso quando verrà a pregarti in questa casa, 43 tu esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo straniero tutto quello che ti domanderà, affinché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo d’Israele, e sappiano che il tuo nome è invocato su questa casa che io ho costruita! 44 Quando il tuo popolo partirà per muover guerra al suo nemico seguendo la via per la quale tu l’avrai mandato, se innalza preghiera all’Eterno rivolto alla città che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 45 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue supplicazioni, e fagli ragione. 46 Quando peccheranno contro di te poiché non v’è uomo che non pecchi e tu ti sarai mosso a sdegno contro di loro e li avrai abbandonati in balìa del nemico che li menerà in cattività in un paese ostile, lontano o vicino, 47 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e ti rivolgono supplicazioni nel paese di quelli che li hanno menati in cattività e dicono: Abbiam peccato, abbiamo operato iniquamente, siamo stati malvagi, 48 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta l’anima loro nel paese dei loro nemici che li hanno menati in cattività, e ti pregano rivolti al loro paese, il paese che tu desti ai loro padri, alla città che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 49 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, le loro preghiere e le loro supplicazioni, e fa’ loro ragione; 50 perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te, tutte le trasgressioni di cui si è reso colpevole verso di te, e muovi a pietà per essi quelli che li hanno menati in cattività, affinché abbiano compassione di loro; 51 giacché essi sono il tuo popolo, la tua eredità, e tu li hai tratti fuor dall’Egitto, di mezzo a una fornace da ferro! 52 Siano aperti gli occhi tuoi alle supplicazioni del tuo servo e alle supplicazioni del tuo popolo Israele, per esaudirli in tutto quello che ti chiederanno; 53 poiché tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per farne la tua eredità; come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mosè, quando traesti dall’Egitto i padri nostri, o Signore, o Eterno!" 54 Or quando Salomone ebbe finito di rivolgere all’Eterno tutta questa preghiera e questa supplicazione, s’alzò di davanti all’altare dell’Eterno dove stava inginocchiato tenendo le mani stese verso il cielo. 55 E, levatosi in piè, benedisse tutta la raunanza d’Israele ad alta voce, dicendo: 56 "Benedetto sia l’Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutte le promesse che avea fatte; non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè, è rimasta inadempiuta. 57 L’Eterno, il nostro Dio, sia con noi, come fu coi nostri padri; non ci lasci e non ci abbandoni, 58 ma inchini i nostri cuori verso di lui, affinché camminiamo in tutte le sue vie, e osserviamo i suoi comandamenti, le sue leggi e i suoi precetti, ch’egli prescrisse ai nostri padri! 59 E le parole di questa mia supplicazione all’Eterno siano giorno e notte presenti all’Eterno, all’Iddio nostro, ond’egli faccia ragione al suo servo e al suo popolo Israele, secondo che occorrerà giorno per giorno, 60 affinché tutti i popoli della terra riconoscano che l’Eterno è Dio e non ve n’è alcun altro. 61 Sia dunque il cuor vostro dato interamente all’Eterno, al nostro Dio, per seguire le sue leggi e osservare i suoi comandamenti come fate oggi!" 62 Poi il re e tutto Israele con lui offriron dei sacrifizi davanti all’Eterno. 63 Salomone immolò, come sacrifizio di azioni di grazie offerto all’Eterno, ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutti i figliuoli d’Israele dedicarono la casa dell’Eterno. 64 In quel giorno il re consacrò la parte di mezzo del cortile, ch’è davanti alla casa dell’Eterno; poiché offrì quivi gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacché l’altare di rame, ch’è davanti all’Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie. 65 E in quel tempo Salomone celebrò la festa, e tutto Israele con lui. Ci fu una grande raunanza di gente, venuta da tutto il paese: dai dintorni di Hamath fino al torrente d’Egitto, e raccolta dinanzi all’Eterno, al nostro Dio, per sette giorni e poi per altri sette, in tutto quattordici giorni. 66 L’ottavo giorno licenziò il popolo; e quelli benedirono il re, e se n’andarono alle loro tende allegri e col cuore contento pel tutto il bene che l’Eterno avea fatto a Davide, suo servo, e ad Israele, suo popolo.

1Kr 8, 1-66





Verš 64
In quel giorno il re consacrò la parte di mezzo del cortile, ch’è davanti alla casa dell’Eterno; poiché offrì quivi gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacché l’altare di rame, ch’è davanti all’Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie.
2Krn 7:7 - Salomone consacrò la parte di mezzo del cortile, ch’è davanti alla casa dell’Eterno; poiché offrì quivi gli olocausti e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacché l’altare di rame che Salomone avea fatto, non poteva contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi.

Verš 1
Allora Salomone radunò presso di sé a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, i principi delle famiglie de’ figliuoli d’Israele, per portar su l’arca del patto dell’Eterno, dalla città di Davide, cioè da Sion.
2Krn 5:2 - Allora Salomone radunò a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, i principi delle famiglie patriarcali dei figliuoli d’Israele, per portar su l’arca del patto dell’Eterno, dalla città di Davide, cioè da Sion.
2Sam 5:9 - E Davide abitò nella fortezza e la chiamò "la città di Davide"; e vi fece attorno delle costruzioni cominciando da Millo, e nell’interno.
2Sam 6:12 - Allora fu detto al re Davide: "L’Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto quel che gli appartiene, a motivo dell’arca di Dio". Allora Davide andò e trasportò l’arca di Dio dalla casa di Obed-Edom su nella città di Davide, con gaudio.
2Sam 6:17 - Portaron dunque l’arca dell’Eterno, e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide avea rizzato per lei; e Davide offrì olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi all’Eterno.

Verš 9
Nell’arca non v’era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi avea deposte sullo Horeb, quando l’Eterno fece patto coi figliuoli d’Israele dopo che questi furono usciti dal paese d’Egitto.
Ex 34:27 - Poi l’Eterno disse a Mosè: "Scrivi queste parole; perché sul fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele".

Verš 11
e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi l’ufficio loro, a motivo della nuvola; poiché la gloria dell’Eterno riempiva la casa dell’Eterno.
Ex 40:34 - Allora la nuvola coprì la tenda di convegno, e la gloria dell’Eterno riempì il tabernacolo.
2Krn 7:2 - e i sacerdoti non potevano entrare nella casa dell’Eterno a motivo della gloria dell’Eterno che riempiva la casa dell’Eterno.

Verš 12
Allora Salomone disse: "L’Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurità!
Ex 20:21 - Il popolo dunque se ne stava da lungi; ma Mosè s’avvicinò alla caligine dov’era Dio.
Lv 16:2 - L’Eterno disse a Mosè: "Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in ogni tempo nel santuario, di là dal velo, davanti al propiziatorio che è sull’arca, onde non abbia a morire; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio.
Dt 4:11 - E voi vi avvicinaste, e vi fermaste appiè del monte; e il monte era tutto in fiamme, che s’innalzavano fino al cielo; e v’eran tenebre, nuvole ed oscurità.
Dt 5:22 - Queste parole pronunziò l’Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all’oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede.
2Krn 6:1 - Allora Salomone disse: "L’Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurità!

Verš 46
Quando peccheranno contro di te poiché non v’è uomo che non pecchi e tu ti sarai mosso a sdegno contro di loro e li avrai abbandonati in balìa del nemico che li menerà in cattività in un paese ostile, lontano o vicino,
2Krn 6:36 - Quando peccheranno contro di te poiché non v’è uomo che non pecchi e tu ti sarai mosso a sdegno contro di loro e li avrai abbandonati in balìa del nemico che li menerà in cattività in un paese lontano o vicino,
Prís 20:9 - Chi può dire: "Ho nettato il mio cuore, sono puro dal mio peccato?"
Kaz 7:20 - Certo, non v’è sulla terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai.
1Jn 1:8 - Se diciamo d’esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.
1Jn 1:10 - Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

Verš 16
Dal giorno che trassi il mio popolo d’Israele dall’Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d’Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; ma scelsi Davide per regnare sul mio popolo d’Israele.
2Sam 7:6 - Ma io non ho abitato in una casa, dal giorno che trassi i figliuoli d’Israele dall’Egitto, fino al dì d’oggi; ho viaggiato sotto una tenda e in un tabernacolo.
2Krn 6:5 - Dal giorno che trassi il mio popolo d’Israele dal paese d’Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d’Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; e non scelsi alcun uomo perché fosse principe del mio popolo d’Israele;

Verš 17
Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele;
2Sam 7:2 - disse al profeta Nathan: "Vedi, io abito in una casa di cedro, e l’arca di Dio sta sotto una tenda".
1Krn 17:1 - Or avvenne che Davide quando si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Nathan: "Ecco, io abito in una casa di cedro, e l’arca del patto dell’Eterno sta sotto una tenda".
2Krn 6:7 - Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele;

Verš 53
poiché tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per farne la tua eredità; come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mosè, quando traesti dall’Egitto i padri nostri, o Signore, o Eterno!"
Ex 19:5 - Or dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare;
Dt 4:20 - ma voi l’Eterno vi ha presi, v’ha tratti fuori dalla fornace di ferro, dall’Egitto, perché foste un popolo che gli appartenesse in proprio, come oggi difatti siete.
Dt 7:6 - Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; l’Eterno, l’Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.
Dt 9:26 - E pregai l’Eterno e dissi: "O Signore, o Eterno, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai redento nella tua grandezza, che hai tratto dall’Egitto con mano potente.
Dt 9:29 - E nondimeno, essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu traesti dall’Egitto con la tua gran potenza e col tuo braccio steso".
Dt 14:2 - poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, all’Iddio tuo, e l’Eterno ti ha scelto perché tu gli fossi un popolo specialmente suo, fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Verš 22
Poi Salomone si pose davanti all’altare dell’Eterno, in presenza di tutta la raunanza d’Israele, stese le mani verso il cielo,
2Krn 6:12 - Poi Salomone si pose davanti all’altare dell’Eterno, in presenza di tutta la raunanza d’Israele, e stese le sue mani.

Verš 56
"Benedetto sia l’Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutte le promesse che avea fatte; non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè, è rimasta inadempiuta.
Joz 21:45 - Di tutte le buone parole che l’Eterno avea dette alla casa d’Israele non una cadde a terra: tutte si compierono.

Verš 25
Ora dunque, o Eterno, Dio d’Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: Non ti mancherà mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d’Israele, purché i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino in mia presenza, come tu hai camminato.
2Sam 7:12 - Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai coi tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua progenie, il figlio che sarà uscito dalle tue viscere, e stabilirò saldamente il suo regno.
2Sam 7:16 - E la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre, dinanzi a te, e il tuo trono sarà reso stabile in perpetuo".
1Kr 2:4 - e dovunque tu ti volga, e affinché l’Eterno adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: Se i tuoi figliuoli veglieranno sulla loro condotta camminando nel mio cospetto con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta l’anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che segga sul trono d’Israele.
Ž 132:12 - Se i tuoi figliuoli osserveranno il mio patto e la mia testimonianza che insegnerò loro, anche i loro figliuoli sederanno sul tuo trono in perpetuo.

Verš 27
Ma è egli proprio vero che Dio abiti sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli de’ cieli non ti posson contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita!
2Krn 2:6 - Ma chi sarà da tanto da edificargli una casa, se i cieli e i cieli de’ cieli non lo posson contenere? E chi son io per edificargli una casa, se non sia tutt’al più per bruciarvi de’ profumi dinanzi a lui?
Iz 66:1 - Così parla l’Eterno: Il cielo è il mio trono, e la terra è lo sgabello de’ miei piedi; qual casa mi potreste voi edificare? e qual potrebb’essere il luogo del mio riposo?
Jer 23:24 - Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo vegga? dice l’Eterno. Non riempio io il cielo e la terra? dice l’Eterno.
Sk 7:49 - Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello de’ miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore; o qual sarà il luogo del mio riposo?

Verš 60
affinché tutti i popoli della terra riconoscano che l’Eterno è Dio e non ve n’è alcun altro.
Dt 4:35 - Tu sei stato fatto testimone di queste cose affinché tu riconosca che l’Eterno è Dio, e che non ve n’è altri fuori di lui.
Dt 4:39 - Sappi dunque oggi e ritieni bene in cuor tuo che l’Eterno è Dio: lassù ne’ cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n’è alcun altro.

Verš 29
Siano gli occhi tuoi notte e giorno aperti su questa casa, sul luogo di cui dicesti: Quivi sarà il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà rivolto a questo luogo!
Dt 12:11 - e allora, recherete al luogo che l’Eterno, il vostro Dio, avrà scelto per dimora del suo nome, tutto quello che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifizi, le vostre decime, quel che le vostre mani avranno prelevato, e tutte le offerte scelte che avrete votate all’Eterno.

Verš 63
Salomone immolò, come sacrifizio di azioni di grazie offerto all’Eterno, ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutti i figliuoli d’Israele dedicarono la casa dell’Eterno.
2Krn 7:5 - Il re Salomone offrì in sacrifizio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutto il popolo dedicarono la casa di Dio.

1Kr 8,2 - Etanim (etáním) bolo starokanaánske meno siedmeho mesiaca, ktorý sa neskoršie volal tišri. Sviatky, o ktorých je reč, boli sviatky Stánkov.

1Kr 8,4 - "Stan zhromaždenia" bol Mojžišov svätostánok, ktorý podľa 2 Krn 1,3 bol v Gabaone.

1Kr 8,8 - Tam sú po dnešný deň - rozumie sa: do čias písania tejto knihy.

1Kr 8,9 - Porov. Ex 25,16.

1Kr 8,10 - Porov. Ex 40,34 n.

1Kr 8,18 - Porov. 2 Sam 7.

1Kr 8,21 - Pánovou zmluvou sa rozumejú dve kamenné tabule zákona, ktoré boli v arche zmluvy.

1Kr 8,31 - Myslí sa na prípad, keď sú dvaja obvinení tým istým zločinom: vinník a niekto nevinný. Niet dostatočných dôkazov, preto ich kliatbou donútia, aby sa očistili prísahou pred oltárom. Boh túto prísahu počuje, krivoprísažníka potresce, nevinného odmení.

1Kr 8,37 - Rozumie sa úpal, ktorý spáli zbožie na poli.

1Kr 8,42 - "Vystreté rameno" označuje moc, ktorou Boh pomáha, ale aj tresce.

1Kr 8,65 - Hetejské mesto Emat ležalo severne od Palestíny, pri rieke Orontes. Vchod do Ematu bola dolina medzi Libanonom a Antilibanonom, cez ktorú sa z Palestíny išlo do tohto mesta. - Egyptský potok, ktorým sa v Biblii často označuje južná hranica Palestíny, je pravdepodobne dnešný Wadi el-Ariš.